Eroi Soli – Letture per non dimenticare

La mafia va combattuta con i libri, con la cultura. Ecco perchè vi lascio qui dei libri per non dimenticare l’orrore e per non avere più eroi soli.

“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione”.

Letture per non dimenticare: Giovanni Falcone

23 maggio 1992, sulla strada per Palermo dall’aeroporto di Capaci saltavano in aria il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.
19 luglio 1992 in via d’Amelio, Palermo, l’esplosione di una bomba uccide il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta.
Entrambe le morti sono avvenute per mano e volere di Cosa Nostra.
Non voglio fare chissà quale grande discorso moralista a riguardo. Non è di mia competenza, io mi occupo di libri, amici lettori, ed è questi che voglio segnalarvi per informarvi, per conoscere e magari per educare i giovani lettori a non piegarsi ad un fenomeno che PUÒ essere arginato una volta per tutte.

Partirei dalle letture più adatte ai più piccoli. Negli ultimi anni molti autori si sono cimentati nel raccontare questa, orribile, realtà:

Letture per non dimenticare: Per questo mi chiamo Giovanni

di L. Garlando: l’ho letto alle medie, anche se l’età consigliata è otto anni, e mi ha catapultata in un mondo di cui non sapevo nulla. È un padre che racconta al figlio la storia del giudice e di quella che è accaduto nell’ombra della Sicilia fino al ’93-’94.

Per ragazzi già un po’ più grandi, infatti l’età consigliata è dai 12 anni,

Letture per non dimenticare: La Mafia spiegata ai ragazzi

di A. Nicaso che con grande attenzione all’età a cui si rivolge spiega questa realtà e racconta non solo le ingiustizie, ma, soprattutto, i grandi uomini che l’hanno combattuta in nome dello Stato Italiano e per uno Stato Italiano più limpido e pulito.

Letture per non dimenticare per i più grandi

Cose di Cosa Nostra di Giovanni Falcone stesso che, con grande maestria di chi l’ha combattuta a viso aperto, spiega in modo metodico e scientifico, oserei dire, la struttura della mafia.

Chi ha paura muore ogni giorno di G. Ayala: ex giudice e collega di Falcone e Borsellino ricorda i suoi anni in un quella “famiglia” che ha servito lo Stato pagando il prezzo più alto.

Ho ucciso Giovanni Falcone di S. Lodato: lunga intervista a Giovanni Brusca, pentito di Cosa Nostra, che ripercorre la sua vita da Uomo d’Onore e i giorni in cui si è preparata e poi, schifosamente (scusate) festeggiata la strage di Capaci, fino ad arrivare al motivo per il quale si è pentito.

Un Uomo d’Onore di E. Bellavia che raccoglie la storia del mafioso Francesco Di Carlo, confidente di Riina, di Provenzano e di Greco, dallo stesso protagonista e punto di contatto con il bel mondo tracciando un’immagine di Cosa Nostra inquietante e simile ad un polpo che ha i suoi tentacoli in tutti gli ambienti della nostra società civile.

Per finire il mio libro preferito:

Giovanni Falcone – Un eroe solo

scritto da Maria Falcone con Francesca Barra. L’amata sorella del giudice che da quel giorno si batte per la verità e per spiegare nelle scuole cos’è la Mafia racconta Giovanni come lo ha conosciuto lei: fratello, bambino, figlio, ragazzo e per finire servitore devoto dello Stato.

Questi sono i miei libri in assoluto preferiti e che giù consiglio a tutti voi, amici lettori, non perché voglia mostrarvi una realtà inquietante, ma per farvi conoscere degli eroi che in silenzio hanno svolto il loro dovere verso il futuro della loro terra senza però essere protetti da essa.

Ce ne sono altri mille di libri sulla Mafia come film e non sono solo Falcone e Borsellino vittime di quello Stato che, purtroppo, non è stato in grado di proteggere i suoi rappresentanti.

“È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
Paolo Borsellino

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Nata e cresciuta a Milano. Per lavoro Social Media Manager e Copywriter. Per sopravvivenza vivo tra caffè, libri e aperitivi senza dimenticare i carboidrati!