E vissero tutti feriti e contenti: il circo umano dei vizi e delle virtù
Buona sera amici lettori!
Eccomi tornata e da oggi fino a fine mese vi aspetta ogni giorno una recensione diversa!
Partiamo subito da E vissero tutti feriti e contenti di Ettore Zanca edito da Ianeri.
Ringrazio la casa editrice e il suo ufficio stampa per avermi omaggiata di questo libro.
Come vi ho anticipato nel WrapUp è un libro che partendo da una giornata di un padre e di un figlio al circo racconta, attraverso una serie di personaggi, i pregi e i difetti della natura umana.
Uno stile scorrevole, semplice che racconta come una favola il valore di essere se stessi, di ammettere le proprie colpe per migliorarsi.
Un inno alle diversità che ci rendono si imperfetti, ma allo stesso tempo unici.
Sono i racconti, all’apparenza slegati e fini a se stessi, che alla fine rendono l’idea di come, a volte, per sentire meno pesanti le incombenze della vita basti accettarle.
Il circo umano raccontato da Zanca porta sicuramente una serie di riflessioni. La più importante per me è stata: cosa c’è dietro ad un sorriso? Sì, perchè ogni qualvolta vediamo una persona per strada o un amico o un famigliare con un bel sorriso stampato in faccia pensiamo, bene o male tutti, “Che bello! Molto probabilmente lui\lei non ha problemi e io invece…”. Il romanzo di Zanca e la prefazione di Ruggeri portano inevitabilmente il lettore a cercare di togliersi i propri paraocchi e guardare, osservare veramente come le persone che ci circondino non siano come appaiano. Nel bene e nel male ognuno avrà un piccolo angolo di sé dove non permetterà mai a nessuno di entrare perchè fa paura e rende veramente inevitabile essere completamente esposti.
Consigliato a chi vuole riflettere su sé stesso e su ciò che lo circonda.
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Non mi resta che augurarvi buona lettura!
A presto amici lettori!