“Mosaico napoletano” di Daniela Carelli
Mosaico napoletano di Daniela Carelli edito da Segmenti è la storia di una fuga da se stessi. Il ritorno nella propria città porta sempre grandi domande e ogni tanto nuove risposte. Una sola, però, è la certezza: puoi scappare quanto più lontano ti è possibile ma alla fine i problemi tornano a presentarti il conto.
Ringrazio l’autrice per l’invio del libro e LibriamociBlog per la possibilità di partecipare al blog tour.
Vi lascio qui l’intervista all’autrice: una donna dalle mille sfaccettature e dalle mille arti. Vi consiglio di recuperare l’articolo se lo avevate perso.
Trama
Una forza misteriosa trascina Giuseppe su una terrazza di Napoli costringendolo a rivivere gli anni della sua infanzia e dell’adolescenza, i primi amori, le battaglie che ha dovuto combattere, i lutti che ha dovuto subire. I ricordi si affacciano alla mente felici e spensierati, tristi e amari. Ricordi di un tempo in cui i telefoni andavano a gettoni e la musica di Pino Daniele era incisa su vinile; ricordi dai colori accesi, vibranti, pallidi o smorti. Ricordi da cui è fuggito, scappando da Napoli per rifugiarsi a New York, e che dovrà finalmente affrontare per giungere a un’inaspettata rivelazione.
La trama è la vita di Giuseppe tra passato e presente che durante la lettura si ricompone proprio come un mosaico alla ricerca di se stesso e di quel perdono che si è sempre negato.
Personaggi
Il personaggio principale e che seguiamo tra passato e presente è Giuseppe che torna a Napoli alla ricerca di se stesso, di quella persona che ha lasciato trasferendosi a New York.
Napoli c’è, si sente perchè è parte del protagonista: in qualche modo gli scorre nelle vene e lo si sente perchè nella propria città ci si sente al sicuro e quando si scappa è perchè non si sta bene con se stessi.
Stile
È il protagonista, Giuseppe, a raccontarci la sua vita e a condurci in questo viaggio tra passato e presente alla ricerca di se stesso. Diviso in sei parti, il romanzo risulta ben scritto e con una grande attenzione all’interiorità del suo protagonista. Lo vediamo ammettere i suoi errori. È il suo viaggio e Daniela lo racconta semplicemente, gli dà quella voce e a volte il coraggio di andare avanti e di ripercorrere il suo passato.
Uno stile molto semplice e allo stesso tempo molto coinvolgente. In alcuni momenti mi è sembrato un giallo con lo scopo di scoprire cosa si è sbagliato e cosa no per cercare di porvi rimedio.
Conclusione
Un romanzo che racconta quarant’anni di vita non solo di Giuseppe, ma anche di quell’Italia un po’ lontana da me ventiquattrenne. Mi è piaciuto soprattuto perchè Daniela ci mette tante delle sue passioni in questo romanzo e si sente che è scritto con il cuore. Un romanzo che racconta la formazione di un uomo è sempre difficile da scrivere perchè si rischia di essere banali o retorici o di far capitare di tutto e di più al personaggio. In questo caso no, perchè diventa la storia del ragazzo della porta accanto e assolutamente credibile.