Intervista a Massimo Polidoro
Incontro Massimo Polidoro la prima volta a novembre 2018 per l’uscita di Leonardo, il romanzo di un genio ribelle.
Il 2019 è l’anno di Leonardo e chi meglio di Massimo può raccontarci l’uomo dietro al genio sopratutto vista l’uscita del nuovo romanzo per Battello a Vapore Io, Leonardo Da Vinci.
Da questo nuovo romanzo è stato tratto un bellissimo spettacolo da vivere.
Cosa cambia da Leonardo, il romanzo di un genio ribelle e Io, Leonardo Da Vinci? Quale è il modo che più ti piace usare per comunicare?
Credo cambi proprio la voce: quando scrivo per i ragazzi io mi immagino il lettore-ragazzo e come io lo avrei voluto leggerlo a quell’età. Visto che mi piaceva leggere cerco di far ritrovare quello che piaceva a me.
Oscilla tra la lettura e il racconto per chi ascolta che ti dà immediatamente un feedback: ti rendi conto se al pubblico piace, se ha domande. Mi piacciono entrambi nonostante siano molto diversi. Ognuno ha un momento diverso.
Tu di Leonardo cosa ami davvero? Dove si è veramente superato?
Chiaramente nel disegno è insuperabile. Quello che più mi piace e che vorrei arrivasse ai ragazzi grazie a questo nuovo libro è la curiosità. Vedere le cose quotidiane con occhi diversi ponendosi delle domande, a volte molto da bambini ma che portano alle grandi scoperte.
Perchè Leonardo, Michelangelo e Raffaello si studiano sempre insieme e in modo superficiale?
Sono tre contemporanei e forse si pensa che si sappia già tutto, sbagliando. Leonardo e Michelangelo non erano nemmeno in ottimi rapporti: il primo disse che la scultura non era una grande arte e il secondo se la prese un po’. Michelangelo inoltre vedeva Leonardo come un qualcosa di superato, di vecchio. Raffaello invece gli rende onore: basti pensare a L’accademia di Atene dove lo raffigura come Platone.
Al contrario di Leonardo, romanzo di un genio ribelle qui dedichi un intero capitolo alle fake news su quest’artista. Come mai?
Avrei potuto fare un libro intero solo su quello. Sicuramente ci sono persone che grazie a queste finte credenze si avvicinano a Leonardo però volevo proprio educarli, sfatare tutta quella cultura molto pop che però non ha un vero riscontro storico.
Come è questa nuova esperienza teatrale?
Molto bella! È diversa dalla solita conferenza: ho un testo che entra in armonia con musica, luci…ho poco spazio per divagare ma mi trovo comunque molto bene. Sarò a Padova al Festival del Risveglio, a Milano a Novembre.