Augustus di John Williams
Augustus di John Williams (Fazi), stesso autore di Stoner è stato pubblicato per la prima volta nel 1972, oggi l’editore la ripropone con una nuova veste grafica.
Augustus di John Williams: l’autore
Nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all’Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945.
Rimase a Denver per tutta la vita, dove insegnò Letteratura inglese presso l’Università del Missouri e dove morì nel 1994. Poeta e narratore, John Williams è stato finalmente riscoperto negli ultimi anni, diventando un vero e proprio fenomeno di culto a livello internazionale. Oltre ad Augustus, Fazi Editore ha pubblicato Stoner(2012), Butcher’s Crossing (2013) e Nulla, solo la notte (2014).
Augustus di John Williams: recensione
Come il titolo annuncia è un romanzo, o meglio dire una ricostruzione storica, sulla figura di Cesare Ottaviano Augusto, prediletto di Giulio Cesare. È proprio quest’ultimo a introdurci all’ascesa e all’impero di uno dei condottieri e sovrani più studiati nella storia.
Attraverso una serie di epistole, documenti, diari e invenzioni letterarie incontriamo diversi personaggi dell’epoca, i loro dissidi, le loro debolezze: Cicerone con il suo opportunismo, Orazio, la lungimiranza di Marco Agrippa, l’intelligenza machiavellica di Mecenate, ma soprattutto l’inquietudine di Giulia, figlia dell’imperatore. Una donna profonda e moderna anche se non riuscirà mai ad accettare di dover votare la sua vita alla patria.
È un romanzo che definire storico è riduttivo. È un viaggio in un epoca lontana attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta e di chi ne è stato, suo malgrado, schiavo.
Partendo dalla morte di Cesare avvenuta durante le Idi di Marzo, ripercorriamo tutte le tappe salienti che hanno portato Augusto ad essere l’unico padrone di Roma e la sua fine.
Un uomo devoto al suo stato, che vive in funzione di esso e che spesso si troverà diviso tra l’amore per il suo popolo e l’amore per la sua famiglia.
Un’epoca lontana, ma che per gli avvenimenti e le menti dei suoi protagonisti Williams ci presenta molto più vicina di quanto possiamo immaginare.
Augustus di John Williams: commento e pubblico
Ho amato questo libro, forse più di Stoner, per la facilità con cui si entra in empatia con determinati personaggi, nel mio caso Giulia; come ci si può innamorare degli sfarzi e delle ipocrisie che accompagnano questo grande condottiero si prova o meno simpatia per le varie figure che lo accompagnano.
Mi ha particolarmente toccata la morte di Virgilio: dimostra l’umanità di un uomo, Augusto, da tutti visto come un dio, invincibile e senza cuore.
Consigliato a chi ama la storia, sicuramente, ma anche a chi vuole fare un viaggio nei sentimenti e negli inganni che possono provocare.
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