La parata di Dave Eggers
La parata di Dave Eggers edito da Feltrinelli è un romanzo brevissimo, intenso e coinvolgente. Uscito il 29 agosto in libreria il nuovo romanzo di Dave Eggers è diviso in due parti, ha dei personaggi “numerati” e lo scopo di farci riflettere veramente sulle nostre azioni.
Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiata del titolo.
“La parata” di Dave Eggers: l’autore
Dave Eggers è autore di molti libri, incluso il suo romanzo d’esordio L’opera di un formidabile genio (Feltrinelli Ue, 2019), di grande successo, che ha imposto il suo nome sulla scena internazionale. È il fondatore della casa editrice McSweeney’s, cofondatore di 826 National, una rete di otto scuole di scrittura creativa per giovani disagiati, e di ScholarMatch, che permette di mettere in contatto donatori con studenti, per rendere l’università accessibile. Vive con la sua famiglia nel nord della California.
“La parata” di Dave Eggers: la trama
Per commemorare l’armistizio in un paese sconosciuto del Terzo mondo appena uscito dalla guerra civile, viene commissionata una nuova strada che connette le due metà dello stato fratturato. Vengono incaricati del lavoro due uomini di un paese del Primo mondo, due contractor.
Per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. Numero Quattro, incaricato di guidare l’avveniristica macchina asfaltatrice RS-80, si attiene alla missione con disciplina monastica: fare una strada perfettamente dritta, lunga 230 chilometri, in dieci giorni, lavoro che deve essere completato prima della parata celebrativa. Numero Nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti alla macchina, è invece in vena di avventure e curioso di ciò che lo circonda, e fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. Quattro capisce immediatamente che Nove è un “agente del caos” che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende più incerto il ritorno a casa.
“La parata” di Dave Eggers: la recensione
Se qualcuno mi dicesse che è un romanzo corto e che non vale la pena leggerlo gli riderei platealmente in faccia. La parata è tante cose: è lo scontro di identità di culture forti, è sentirsi straniero in terra straniera, è dover trovare un punto di incontro tra l’empatia e la ragione.
Lo scontro tra Quattro e Nove, due personaggi opposti in tutto quello che sono e fanno, è una splendida metafora di chi conquista, impone leggi in altri paesi ma non ne conosce le tradizioni.
Un romanzo diviso in due parti dove la prima è incentrata sul rapporto tra uomo e macchina e su quanto questa possa sopraffarci. La seconda parte ribalta questa impostazione, cambia la focalizzazione e porta il lettore verso il finale che l’autore vuole.
Una prosa semplice che racconta una storia all’apparenza semplice. Il nuovo romanzo di Dave Eggers va letto considerando tutto quello che l’autore ci vuole dire. Quattro è al suo primo incarico, ligio al dovere e alle regole, Nove no. Nove è più “lavativo”, non rispetta le regole, gli interessa solo il suo benessere.
Entrambi però attendono. Attendo il momento di tornare a casa, di poter usare i loro nomi, di sentirsi parte di qualcosa e non stranieri in terra straniera visti con sospetto. Quattro e Nove sono pedine in un gioco più grande di loro di cui vivono sulla loro pelle solo le conseguenze.
“La parata” di Dave Eggers: il pubblico
Un libro consigliato a chi ama i distopici, a chi vuole una lettura veloce ma con numerosi spunti di riflessione.
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