La casa delle voci di Donato Carrisi
Il re del thriller torna in libreria: Donato Carrisi con La casa delle voci (Longanesi) ci regala un nuovo thriller psicologico pronto a farci mettere in dubbio ogni nostra certezza.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell’opera.
La casa delle voci di Donato Carrisi: l’autore
Donato Carrisi è uno scrittore, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista e regista italiano, vincitore del Premio Bancarella nel 2009 con Il suggeritore e del premio David di Donatello nel 2018 con La ragazza nella nebbia.
La casa delle voci di Donato Carrisi: la trama
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio.
E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.
La casa delle voci di Donato Carrisi: la recensione
Firenze sullo sfondo, l’ipnosi come filo conduttore e un romanzo che più che un vero e proprio thriller psicologico si tinge delle tinte dell’horror.
Un mistero nascosto dalla mente, la paura che rimuove parti della nostra storia e uno psicologo, Pietro Gerber, che cerca di riportare la verità a galla.
Partiamo da quello che mi è mancato: qualche punto in cui dire veramente “WOW”, in cui restare veramente senza fiato. Donato Carrisi mi ha abituata a opere che mi tenevano incollata alla lettura, romanzi divorati in una notte (e no, non era mai una buona idea). In questa lettura ho fatto fatica a entrare, è stato un percorso lungo anche da lettrice.
Una narrazione che va avanti veloce, scandita dal tempo delle sedute e dai ricordi della protagonista. Nulla è come sembra e tutto può essere ricondotto ai traumi dell’infanzia. La scrittura di Carrisi conquista anche in questa opera che non farà impazzire i lettori fedeli ma sarà un ottimo trampolino per quelli nuovi. Credo fortemente che sarà una storia che renderà molto di più al cinema: alcuni passaggi, alcune scene mi danno l’idea di quel taglio di scrittura.
Bella l’idea di indagare la terapia dell’ipnosi, che si scontra ancora con molto scetticismo nella comunità scientifica, in un romanzo. Crea un immaginario unico e ancora più spaventoso: perchè i mostri, lo sappiamo, abitano la nostra mente non sono sotto i nostri letti.
Il pubblico
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