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Psychokiller di Paolo Roversi

Il nuovo thriller di Paolo Roversi, Psychokiller, edito da SEM è arrivato in libreria. Tra le strade di Milano si aggira un killer pericoloso, scaltro e sadico che cercherà di distruggere la vita del commissario Diego Ruiz.

Ringrazio la casa editrice per il gentile omaggio.

Psychokiller di Paolo Roversi: l’autore

Scrittore, giornalista e sceneggiatore, si è laureato in Storia contemporanea all’Università Sophia Antipolis di Nizza (Francia). L’anno scorso, sempre per SEM, è uscito Addicted.

Psychokiller di Paolo Roversi: la trama

Milano è scossa da una serie di efferati omicidi. Un assassino registra le vittime mentre le soffoca per poi spedire i video dei loro ultimi istanti di vita alla polizia.
Il destinatario dei macabri filmati è sempre il tormentato commissario Diego Ruiz, un “sopravvissuto”, alcolista e fumatore incallito. Il commissario è impegnato su due fronti: il killer e una strana rapina in banca.
Ben presto la Questura chiede aiuto a Gaia Virgili, una giovane e brillante profiler, arrivata da poco a Milano per seguire un altro caso, quello del “killer delle donne sole”. La dottoressa disegna il profilo di un uomo instabile e pericoloso, una sorta di vendicatore solitario astuto che ha lanciato apertamente una sfida agli inquirenti.
Inizia così una lotta contro il tempo, mentre il piano dell’assassino assume via via contorni sempre più definiti. Ma ogni volta che l’indagine sembra giungere a un punto di svolta, una mossa a sorpresa del killer spinge Ruiz a rivalutare l’intera lista dei sospetti. 

Psychokiller di Paolo Roversi: la recensione

Psychokiller di Paolo Roversi è un pugno nello stomaco. Personaggi fortemente caratterizzati e che arrivano dal mondo seriale americano, in particolare la giovanissima e incoerente Gaia Virgili, La trama non è semplice da seguire e il lettore si perderà nei meandri oscuri dello Psychokiller. Paolo Roversi con la prosa asciutta e tagliente a cui ci ha abituato ci regala una storia emozionante, angosciante e difficile da seguire.

Gaia Virgili e Diego Ruiz sono due personaggi tra luci e ombre, oppressi, persi, incoerenti che cercano di dare coerenza e giustizia alla morte di quelle persone. Il punto di forza di tutto il romanzo è proprio questo: anche chi cerca giustizia è perso, potrebbe benissimo diventare il killer eppure lotta con le sue ombre per rimanere dalla parte del bene.

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