Come scegliere il libro giusto
Ognuno di noi ha un grande problema: come scegliere il libro giusto?
Bene oggi cercherò di darvi quale dritta soprattutto in questo momento così delicato è fondamentale scegliere la lettura giusta.
Il libro giusto: le premesse
Partiamo da una premessa secondo me fondamentale: i libri sono come i vestiti, bisogna sentirseli addosso.
Ci devono stare bene, devono coinvolgerci, ispirarci. Se un libro non ci piace, non ci dona, lo odieremo, lo sconsiglieremo e non sapremo valorizzarlo.
Ogni libro, anzi ogni genere ha le sue peculiarità con i suoi lati positivi e quelli negativi.
Quando io consiglio un libro è perché mi è davvero piaciuto o lo trovo molto particolare, tanto da volerlo far conoscere.
È raro che io parli di libri che non mi abbiano colpito, perché penso che la lettura sia una cosa fortemente soggettiva: un libro che piace a me ad un’altra persona può benissimo non piacere per una serie di fattori personali, ce ne sono alcuni oggettivi come il genere, lo stile, il motivo per cui si legge ecc.
Credo però che ci siano delle tecniche che si possano adottare per non sbagliare lettura e ora cercherò di elencarle e spiegarle.
Il libro giusto: i classici
Sembra sempre che se uno non ha letto tutti i classici presenti al mondo non sia una persona competente, non è assolutamente così!
Anche i classici hanno i loro bei problemi ad esempio Jane Austen: o la odi o la ami e tanto fa l’età in cui la si legge e il sesso del lettore. Ad un ragazzo non piacerà mai (e se a qualche ragazzo è piaciuto qualche suo romanzo commenti e mi smentisca) quell’atmosfera da “M’ama o non m’ama”. Sinceramente per quanto io abbia amato Orgoglio e Pregiudizio ai tempi del liceo ora capisco i limiti di quel libro.
Invece un libro che ho odiato assolutamente negli anni delle superiori e che invece ho piacevolmente riscoperto grazie all’università di recente è stato Tempo fuor di sesto di Dick.
Quindi sicuramente l’età è un fattore da non sottovalutare: io ho divorato in passato alcuni libri di Fabio Volo (gli insulti possono partire ora senza alcun problema, anzi vi do pienamente ragione), oggi invece non posso nemmeno vederli tra i più venduti in libreria.
Tutto questo discorso per dirvi che la scelta deve avvenire anche in base all’età: più si diventa grandi meglio è lasciare indietro i “romanzetti” e concedersi letture un po’ più impegnative, ma non per questo pesanti. Ci sono autori che parlano ai lettori solo in certi momenti della loro vita per poi diventare superati, sciapi.
Il libro giusto: le copertine
Ci sono copertine splendide di libri che secondo me meritano meno di zero e copertine anonime che invece nascondo un mondo intero. Leggete sempre la quarta di copertina se dovete prendere il romanzo per voi o da regalare: se vi piace quello che c’è scritto allora forse, all’ottanta per cento, state facendo la scelta giusta
Il libro giusto: la mole
Ci sono romanzi lunghi che scorrono, perché hanno uno stile semplice, pensieri lineari, una storia avvincete e romanzi brevi che sembrano non finire mai, che diventano l’incubo sul comodino. Per ovviare a questo problema io leggo la prima pagina. Se mi conquista e sento affine lo stile solitamente lo compro.
Il libro giusto: gli autori
Spesso parlando con altre persone sento dire: “Ah quel libro lo devo comprare perché è di Tal dei Tali”. Sicuramente ci sono autori che meritano di essere seguiti con costanza, ma non fatevi imprigionare in questa idea: ci sono fior fiori di libri editi da piccole case editrici di scrittori emergenti che davvero meritano a volte più dei grandi nomi che ci vengono continuamente riproposti.
Il libro giusto: fuori dalla comfort zone
Noto spesso che andando in libreria mi fermo abitualmente davanti alle categorie che sento più mie. Sbaglio. Semplicemente perché ci sono generi, (per me è il giallo) che spesso snobbo perché credo che non meriti, perché alcuni sono davvero noiosi, perché ho odiato alcuni libri che mi hanno fatto leggere a scuola. Poi mi ritirovo per caso con un libro che semplicemente mi ha incuriosita dal titolo, non previsto dalla mia lista acquisti, quindi non incluso in quella che è la mia comfort zone, e mi conquista.
Se conoscete veramente BENE la persona seguendo quelle poche linee guida che ho provato a darvi potreste azzeccarci ma se è un regalo per un conoscente NO! Come ho già detto il libro è davvero personale, è un momento di stacco dalla realtà in cui bisogna riconoscerci e allo stesso perdersi a favore della storia. Piuttosto fate buoni o una bella sciarpa che non guasta mai.
Vi lascio anche qui sotto i Diritti del Lettore di Daniel Pennac, spero che questo articolo vi sia piaciuto (se si like e condividete con i vostri amici) e aspetto i vostri commenti, le vostre idee, i vostri consigli e soprattuto LEGGETE!
- Il diritto di non leggere
- Il diritto di saltare le pagine
- Il diritto di non finire un libro
- Il diritto di rileggere
- Il diritto di leggere qualsiasi cosa
- Il diritto al bovarismo
- Il diritto di leggere ovunque
- Il diritto di spizzicare
- Il diritto di leggere a voce alta
- Il diritto di tacere
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