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Le gamer

Il favoloso mondo di Twitch mi ha riportata ai videogiochi e a scoprire le gamer. Non hanno nulla da invidiare ai colleghi uomini, anzi. Per una volta l’Italia ha le più alte percentuali in qualcosa di bello e non arriviamo come al nostro solito per ultimi. Infatti secondo una ricerca Nielsen di dicembre 2019, a livello europeo l’Italia risulta essere il Paese con la percentuale più alta di donne interessate agli eSports (43%), seguita dalla Spagna con il 41% e dal Regno Unito con il 33%.

Per i profani gli eSports sono le competizioni di videogiochi a livello competitivo organizzato e professionistico.

Ma cosa centrano le donne? Perché parli solo delle gamer?

È facile parlare di uomini, ci si aspetta che un ragazzo perda le ore davanti ai videogiochi. A noi ragazze invece dovrebbe piacere sfogliare il Cioè (i ventisei anni si sentono, per quelli nati dopo il 2000 in un articolo vi spiegherò cosa è), spettegolare e giocare con le bambole. Invece no. In questo campo siamo le prime in Europa per quanto riguarda le percentuali e su Twitch ci sono gamer donne che fanno a pezzi i colleghi i maschi.

Federica Campana

Federica Campana su Twitch MaeveDonovan. La sua specialità? Hearthstone. 26 anni, una mia coetanea. Inizio a fare i compiti a casa e guardo un po’ quello combina: spontanea, divertente, severa con sé stessa tanto quanto basta per puntare alla vittoria. Si vede perfettamente nelle stories del suo account Instagram in cui racconta l’ultimo torneo a Arlington: poteva fare di meglio, lo ripete nonostante sia una delle gamer migliori in Europa. Nonostante sia una delle prime donne a entrare in un ambiente così maschile.

Samsung Morning Stars Athena

Il primo team di gamer completamente al femminile italiano sponsorizzato da Samsung nasce nel 2019. È composto dal capitano (no, capitana non lo uso perchè è fare un torto alla lingua italiana) Selene “​NancyDrew​” Mauretto, d Martina “​Elektra​” Lubrano, Sonia “​Sheennyr4​” D’Angelo, Antonia “​aRandomGirl​” Feola, Giulia “​Ice​” Duchi e Aurora “​Iracle​” Antonicelli.

I compiti li faccio bene ed ecco che arrivo al loro canale Twitch, mi fermo, osservo: da Tom Clancy’s Rainbow Six a Fortnite passando per Call of Duty. Vado avanti perchè quando c’è di mezzo Samsung qualche intervista qua e là si trova ed ecco che arrivo a quella di Nicola Bambini su Vanity Fair del 20 febbraio: la leggo. Sono delle ragazze come me, come chi mi legge, con un sogno e tanta voglia di farcela: essere le prime gamer professioniste in Italia. Un passaggio mi fa storcere il naso:

Così come veri sono gli insulti sessisti che ogni tanto sono costrette fronteggiare: «Mi dicono di andare in cucina, pure quella è una battaglia».

SypherVS

Arrivare da SyperVs è stato facile visto che mi ha guidata la Machete Gaming di cui vi ho parlato qui . Chiara è precisa, veloce, concentrata e competitiva. È la prima gamer donna ad entrare in Machete. A differenza di molte sue colleghe non si mostra. Pensa solo al gioco, a portare a casa il risultato. In questo periodo l’ho vista giocare molto a Valorant sul suo canale twitch e due cose mi hanno colpita oltre al jingle che ha: la decisione con cui chiede silenzio ai suoi compagni di squadra per vincere e un suo aneddoto.

Mi chiamano Bro e io rispondo con sis (ndr sister)

Racconta su instagram di cosa si è sentita dire dagli uomini: gli insulti non sono una novità.

Qui la realtà arriva e rischia di rovinare tutto quello di bello che fanno queste ragazze.

Gamer e realtà

Tutto questo rispecchia il “segretaria” o “assistente” che mi sono sentita dire io più di qualche volta.

“Po ma devi proprio farci la riflessione?” Sì, devo e voi dovete leggerla.

Devo perchè queste ragazze sono tutte mie coetanee. Ne sento il bisogno perchè come loro ogni giorno devo lottare contro i pregiudizi, contro il “sei donna”. Ne parliamo anche perchè ci sono lettori che non leggono le donne (sono di serie b per caso?) e perchè si dà per scontato che se sei donna certe cose non le fai.

Ogni volta che dico che ho praticato Aikido vedo negli occhi dei ragazzi davanti a me incredulità. Ogni volta che in macchina con un ragazzo inizio a canticchiare Eminem, 2Pac, Dogo…o che so spiegare cos’è un fuori gioco? Incredulità mista a terrore.. Stupore invece ogni volta che spiego come si cambia una ruota della macchina o una camera d’aria o quando dico che gioco ai videogiochi e ho visto tutti i Rocky (Creed compreso e non per il cast). Il meglio arriva però quando però mi regalano romanzi rosa contemporanei…siccome sono donna leggo solo quelli, vero?

Ma dire a una donna “Torna in cucina” è un insulto? Insultare una donna vi rende più forti alla console? Più bravi nel lavoro? Più preparati in cultura generale? Qual è il motivo che vi porta a insultare delle ragazze? Cosa vi porta a dire, come ho visto su Twitch, “Abbiamo una donna in squadra, avete già vinto”? Ditemelo. Io non lo capisco.

Siamo le prime in Europa in qualcosa di positivo, qualcosa che potrebbe diventare una disciplina olimpica. Samsung investe, gli occhi degli sponsor per una volta sono anche sulle donne, sono anche dove arrivano dopo secoli. Ci sono uomini però che le insultano, le sminuiscono, le sottovalutano a che pro? Chi ci guadagna nel fomentare l’odio e distruggere psicologicamente una persona?

Adesso lo so che mi arriveranno le mail dei soliti a dirmi “femminista”(che poi è un insulto e io non lo so?), “troia”. Proprio come succede da quattro anni qui e su Instagram per motivi sconosciuti e di cui, sinceramente, poco mi importa. Non mi hanno fermata fino ad ora quelli che me lo hanno detto nella realtà figurati se ci riusciranno i pirla da tastiera.

La mia grande domanda senza risposta è: non sarebbe più facile collaborare e capire che insieme si raggiungono i risultati piuttosto che sminuirci costantemente per paura di perdere il vostro status di pirla..Uomo alpha?

Non tutti gli uomini sono così ed è giusto dire che anche tra noi donne ci sono quelle che se fai qualcosa fuori dalle azioni che qualcuno ha deciso essere consone per noi ti guardano male e ti insultano. Il problema è proprio questo: è più facile giudicare e insultare che studiare e capire.

Ragazze voi continuate così perchè io non vedo l’ora di scrivere dei vostri successi. Ad Maiora!