Nel nome della pietra di Cristina Fantini
Nel nome della pietra di Cristina Fantini è un romanzo storico che ha tra i suoi protagonisti il Duomo di Milano, maestoso e ricco di segreti.
Edito da Piemme Nel nome della pietra di Cristina Fantini è un romanzo storico che alterna dei forti e spirituali personaggi femminili a personaggi maschili molto più pratici e lavoratori. Due anime queste che rendono i personaggi in campo un affresco di quello che era la città e i suoi abitanti. Tra figure storicamente esistite e non ecco che spuntano le fondamenta del Duomo, ecco che Milano inizia a essere quella che a me è famigliare.
Per me il personaggio per eccellenza di questo romanzo è Caterina Visconti. Una figura forte e tragica allo stesso tempo che riesce a essere moderna nonostante il mondo maschilista in cui è vissuta.
I protagonisti sono Alberto e Pietro, gemelli separati dalla nascita che si conosceranno da ragazzi e saranno uniti dallo stesso sogno e progetto. Uno architetto e l’altro ingegnere. Due facce della stessa medaglia.
Questo incipit narrativo non è una novità per il genere. La novità sta nel fatto che c’è un terzo fratello ed è proprio il Duomo: la cattedrale di Milano li unisce come se fosse il fratello di mezzo, quello che sa e vuole rimediare a un errore del destino.
Cristina S. Fantini, alias Adele Vieri Castellano autrice di fiction ha uno stile incentrato molto sulla caratterizzazione e la focalizzazione dei personaggi tralasciando un po’ i sentimenti. C’è poco di quello che un personaggio prova ma molto di quello che è fa. L’ho apprezzato.
Ho apprezzato leggere i fatti, la vita e usare le mie emozioni per colmare quel vuoto dando così a Nel nome della pietra di Cristina S. Fantini una mia dimensione. Una dimensione intima e difficilmente replicabile da altri.
Nel nome della pietra di Cristina Fantini: trama
Milano, 1385. Forza, conquista, potere. Sono queste le parole che guidano i pensieri di Gian Galeazzo Visconti, da poco divenuto signore della città dopo aver deposto e fatto arrestare lo zio Bernabò. Quando l’arcivescovo di Milano gli prospetta l’idea di una grande cattedrale che sostituisca la chiesa di Santa Maria Maggiore, il conte di Virtù, da sempre devoto alla Vergine, approva il progetto anche se la decisione non ha nulla di religioso. Diventerà potente, espanderà i confini del ducato e la cattedrale dovrà essere il simbolo della sua grandezza. Per costruirla, si circonda dei migliori architetti e scultori, i maestri campionesi, tra i pochi in grado di portare a termine un progetto tanto ambizioso.
Nelle schiere di ingegneri e artigiani, operai e artisti, vi sono Alberto e Pietro, gemelli separati alla nascita. Falegname l’uno, scultore l’altro, uniti da un solo ineludibile destino, quello di contribuire a una delle più grandi imprese che la nostra storia ricordi: la costruzione del Duomo di Milano.
Tra segreti di corte, passioni e giochi di potere, un romanzo che celebra la grandezza di uno dei simboli della nostra civiltà attraverso le vite dei potenti che lo vollero fortemente e di coloro che, con l’ingegno e la fatica, lo fecero sorgere dal nulla. Queste pagine celebrano la loro memoria.
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