Io sono la bestia di Andrea Donaera
Da ieri in tutte le librerie per NNE l’esordio di Andrea Donaera Io sono la bestia: in un paesino del sud Italia dove tutto sembra immutabile ecco che la vita, il destino ti sconvolge e sconvolge i precari equilibri costruiti.
Ringrazio la casa editrice per il gentile omaggio.
Io sono la bestia di Andrea Donaera: l’autore
Andrea Donaera è nato nel 1989 a Maglie ed è cresciuto a Gallipoli. Nel 2019 ha pubblicato la raccolta Una Madonna che mai appare all’interno del XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea edito da Marcos y Marcos. Io sono la bestia è il suo primo romanzo.
Io sono la bestia di Andrea Donaera: la trama
Mimì è folle di dolore: il figlio Michele, quindici anni, si è tolto la vita. Si dice che sia colpa di Nicole, la compagna di scuola, che ha rifiutato ridendo il suo regalo, un quaderno di poesie.
Mimì non è un padre come gli altri. È un boss della Sacra, e per quel gesto vuole vendetta: così prende Nicole e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina. Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la ragazza che ama: Arianna, la figlia maggiore di Mimì. Anche Arianna ama Veli. O forse lo amava, prima che la morte del fratello bruciasse tutto e tutti come un incendio. Tra Veli e Nicole fiorisce un legame fatto di racconti e silenzi, ma anche di sfida e ferocia.
Io sono la bestia di Andrea Donaera: la recensione
L’esordio di Andrea Donaera è un esordio difficile: la scelta della forma corale, una prosa in alcuni passaggi forse cruda che ricorda moltissimo il linguaggio teatrale, una recita. Non mi ha ricordato niente di quello che ho letto negli ultimi mesi. È qualcosa di nuovo, di avvincente e straziante.
In un paesino vicino a Lecce Mimì è il boss, rispettato, odiato, temuto fino a quando il figlio Michele non si suicida. Da quel momento Mimì e sua moglie non saranno più quelli di prima. Arianna, la figlia maggiore, decide di prendersi la sua vita, di non sottostare al volere paterno e cerca di combattere per la sua felicità.
Poi c’è Veli, l’amore di Arianna, un uomo che ha un cuore, che non riesce a non chiudersi se quello che fa sia giusto o meno. Questa sua presa di coscienza cresce con l’incontro con Nicole, presunta causa del suicidio di Michele.
Da qui tutto parte, ogni personaggio parla, racconta, vive.
È la storia di come la Sacra Corona Unita ha controllato i paesini della Puglia lasciandoli fermi nel tempo, schiacciando le donne, non permettendo la libertà. Poi una morte improvvisa e tutto cambia, nulla resta più immobile. L’uomo, la bestia, è colui che scopre di soffrire come tutti gli altri, non è più temuto, è un uomo come tutti gli altri. La morte che porta morta, il dolore, la follia. Resta solo il silenzio.
Un finale aperto che fa credere al lettore che ci sarà un seguito e che alla fine gli errori dei genitori ricadono sui figli.
Il pubblico
Della collana Gli innocenti di NNE fanno parte anche A misura d’uomo e Napoli mon amour oltre che La fine dell’estate che arriverà qui sul blog settimana prossima.
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